Non ne conoscevo il nome fino a qualche giorno fa quando Annastella Rosa di riconoscimento piante me lo ha suggerito. E’ una pianta che nel mio giardino si distingue per la intensità dei colori ( che non vira al blue somministrando solfato di alluminio), e la forma delle foglie. E una pianta che giudico forte perché affiancata da altra macrophylla “sconosciuta” mantiene la sua struttura quando questa seconda da segni di “stanchezza” per il caldo e il bisogno di acqua e si piega su se stessa. Ho due coppie di queste piante che sono affiancate quindi stesso substrato, stessa concimazione e stessa quantità di acqua ma sempre comportamenti uguali. Prima di conosce il nome esatta la chiamavo “la speciale” perché mi sembra si distingua dalle altre per la intensità dei colori di sepali e foglie ma anche la sua resistenza e questo slanciarsi vero l’alto … proprio una gran bella varietà. La maggior parte di quelli che sono venuti in visita al giardino mi hanno indicato come questa varietà sia la prima che attira la attenzione ….per la intensità dei colori. Merita certamente un servizio fotografico all’altezza …che faremo in questo 2022.
Note d’interesse
Uso in cucina: Le foglie giovani, essiccate vengono utilizzate per fare un tè dolce chiamato “tè del cielo”, utilizzato nelle cerimonie buddiste. Le foglie contengono Phyllodulcin, una sostanza molto dolce che può essere usata come sostituto dello zucchero e che non alza la glicemia. Una piccola foglia è sufficiente per addolcire una tazza di tè. Anche le foglie più vecchie possono essere essiccate, ridotte in polvere e utilizzate per aromatizzante gli alimenti. Le foglie giovani e i germogli sono anche mangiati cotti.
Proprietà erboristiche: Foglie, radici e fiori sono antimalarici, antitosse e diuretici.