Vedo molte analogie fra un vigneto e un giardino e quando Maurizio e Maura titolari dell’azienda agricola Severi (vedi fornitori) che produce vini tipici romagnoli in alcune colline fra Cesena e Bertinoro mi hanno invitato a seguire la vendemmia e tutte le fasi del ciclo produttivo che porta alla commercializzazione dei quattro vini tipici ( sangiovese, albana, pagadebit e la meno nota cagnina) e a pubblicarle sul sito www.raccontieortensie.it ho subito accettato.
Vado volentieri perché i nostri genitori più che clienti erano diventati amici ma anche perché producono un sangiovese che vendono anche nella versione senza bisolfito(Nobis). Da quando lo bevo mi sono riconciliato con il vino, per i profumi e i sapori ma anche ( direi soprattutto) perché terminata la cena non ho mai mal di testa, cosa che mi succede spesso, anche se non sempre, quando bevo vini commerciali anche “famosi” e costosi, senza dimenticare che vedo molte analogie fra un vigneto e un giardino.
Ambedue richiedono, per essere curati, di voler bene alla terra e credo a quel senso di libertà e pace che può dare il vivere e godere degli spazi, pur nella diversità delle dimensioni di un vigneto e di un giardino.
Il risultato ( fiori da una parte e uva e vino dall’altra) hanno molti punti in comune a partire da uno che ritengo molto importante: in entrambi i casi l’uomo con il suo intervento spesso determina un peggioramento della qualità dei prodotti, come può migliorarlo quando lo fa nel rispetto della natura.
Ho voluto fare il san Tommaso e vedere se veramente è cosi, convinto che non avrebbero accettato la mia visita; invece mi hanno offerto anche un piatto di tagliatelle per cui partirò la settimana prossima e vi racconterò e documenterò tutto.
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